lunedì 13 aprile 2015

Luce e ricordi a Londra

Oggi vi voglio parlare di quella che è stata una piacevole visita di qualche anno fa nella bella Londra. Durante le lezioni di Composizione Architettonica un professore mi aveva parlato di un architetto neoclassico inglese, che era meno famoso di quanto si meritasse: Sir John Soane. Dalle foto della Bank of England proiettate in aula, questo Soane aveva attirato la mia curiosità per lo stile personale e innovativo che aveva saputo dare al Neoclassicisimo, in cui sarebbe stato molto facile imitare (ma anche copiare) le architetture del passato senza alcuna originalità. Qualche mese dopo ho deciso di andare a Londra con Ale e ho sfruttato l’occasione per fare visita alla casa di questo simpatico signore: è in realtà una casa-museo, dove Soane ha vissuto per diversi anni e ha raccolto una serie di oggetti d’arte e reperti archeologici, lasciando poi alla sua morte tutto il patrimonio a servizio della collettività trasformando la sua residenza in museo. L’entrata si trova al n° 13 di Lincoln’s Inn Fields, affacciata su una square, esempio di piazza con parco, che invece del naturalismo tipico della tradizione inglese prende ad esempio la regolarità e la simmetria di un semplice rettangolo. L’edificio che Soane concepì comprende in realtà tre precedenti case georgiane, su cui intervenne in diversi periodi, ai n° 12 (nell’anno 1792), 13 (1812) e 14 (1824).


anothermag.com

L’esterno dell’edificio centrale, dove ha sede il museo, si presenta come una facciata in pietra Portland inserita in un terrace (le case a schiera georgiane appunto): la pietra è lavorata in modo semplice ed essenziale, senza ordini architettonici o altre decorazioni tipiche dell’architettura neoclassica. Ci sono però due statue che ricordano le Cariatidi greche e degli elementi gotici del XIV secolo, tratti da Westminster.

theartoftheroom.com

All’interno le pareti sono dipinte in modo da imitare il porfido e il marmo, oppure hanno colori sgargianti come il rosso e il giallo, che ricordano le domus romane di Pompei, di cui si può trovare anche qualche souvenir portato a Londra da Soane durante i suoi viaggi in Italia. La prima sala in cui siamo stati guidati è stata la sala da pranzo, che è in continuità con la libreria; per l’epoca era innovativo non separare le diverse stanze e ciò serviva per poter allungare il tavolo da pranzo in occasione delle feste più affollate. Oltre ai molti libri antichi, la casa contiene quadri dei più famosi artisti, dalle incisioni di Piranesi alle prospettive veneziane di Canaletto alle tele di Turner. La sala che ne contiene la maggior parte è fornita di pannelli mobili in legno su cui sono affisse le opere e un gentile signore, dai capelli bianchi e la voce dolce e ferma di un nonno, ci ha fatto da guida chiudendo ogni porta e facendoci vivere quei capolavori proprio come Soane intendeva farlo. Un’altra zona che mi ha colpito è stata il seminterrato, in cui c’è la collezione dei frammenti archeologici più antichi, tra cui il sarcofago egizio di Seti I.

il seminterrato - sightseer.tv

Per arrivare a quel tesoro, passerete per diverse stanze decorate con volte in modo da creare giochi di luce e ornate da specchi che riflettono opere d’arte o elementi architettonici, offrendo un piacevole effetto sorpresa e dando l’illusione che gli spazi siano più grandi. Le stanze non sono mai uguali tra loro, ma sono tutte collegate da assi tracciati dall'architetto nel suo progetto e che si possono ritrovare nelle decorazioni dei soffitti. Può anche capitare di incontrare delle aperture che permettono di guardare in un’altra stanza, un po’ sopra o sotto rispetto a quella in cui ci si trova: è come spiare dal buco della serratura luoghi che non avremmo immaginato essere lì. Insomma, uno degli obiettivi di Soane era proprio quello di stupire e sorprendere i fruitori della sua creazione, con la teatralità che il controllo della luce sa ottenere e la combinazione di spazi con dimensioni e altezze diverse.

la sala dei quadri - soane.org

Le mie foto purtroppo non sono un gran che, quindi ne ho prese alcune dal web e dal dettagliato sito del museo, www.soane.org. Se siete interessati, vi invito a dare un’occhiata anche alle diverse pubblicazioni, anche a cura della fondazione stessa, come il libro “A new description of Sir John Soane’s Museum”.

mbds.com

Alcune informazioni pratiche.

Siamo arrivati al Lincoln’s Inn Fields in metro e c’è una fermata a pochi minuti a piedi dal museo. Usciti dalla metro, non sapevamo dove dirigerci, quindi ho provato a chiedere aiuto ad uno dei poliziotti per strada. Beh, armatevi di pazienza perché, almeno quella volta, non erano a conoscenza di questo luogo e sono stata un quarto d’ora a fargli capire che intendevo “John Soane”, non “Johnson” o “John’s son”! Alla fine ho preso l’i-phone del poliziotto e gli ho scritto il nome del museo, per sentirmi dire che non ne sapeva nulla, così ci siamo arrangiati!

Il museo è aperto dalle 10.00 alle 17.00, con l’ultimo ingresso alle 16.30, dal martedì al sabato.

L’entrata è gratuita, ma si possono fare delle donazioni e acquistare per 5 sterline un’audioguida.

5 commenti:

  1. Loving this inspiration!
    ~Sophia
    http://plaidismyfavouritecolour.blogspot.com/

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  2. Appena tornata da londra. Abbiamo evitato i musei, come prima visita alla città. Sto per scriovere un post tragicomico sulla città. A te è piaciuta?
    Lalu-lstinzi.blogspot.it

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    1. A me si é piaciuta :) sono curiosa di leggere il post!

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  3. Il mio bimbo di due anni si è divertito moltissimo!

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