mercoledì 30 marzo 2016

Cosa visitare a Roma: Palazzo Doria Pamphilj

Ciao! Mi prometto sempre di scrivere regolarmente, di riprendere presto quando abbandono questa attività per un periodo, ma ogni volta ciò che accade prende il sopravvento e non riesco mai a rispettare i miei piani. Mi sento dispiaciuta per questo, mi arrabbio e diventa ancora più difficile riprendere a scrivere! 

Primo braccio della Galleria Doria Pamphilj

L'occasione per affrontare un nuovo post è stata un weekend a Roma con Alessandro, che finalmente è tornato da Los Angeles! Come molti di voi sapranno, Roma è una città che ho visitato un sacco di volte e che adoro sempre di più, perché si riesce sempre a trovare qualcosa di inaspettato e stupefacente. 
Oggi vi parlo di un palazzo che non avevo mai visto e che penso sia sconosciuto a molti, purtroppo. Ho apprezzato particolarmente la visita anche grazie alle audioguide che permettono di immergersi nell'atmosfera della vita della famiglia Doria Pamphilj a palazzo, esponendo la storia, i costumi e le importanti opere collezionate ed esposte.

Nel Seicento il nucleo principale del palazzo diventa proprietà della famiglia Doria Pamphilj, che lo amplia trasformandolo in uno dei palazzi più sontuosi della città, ancora abitato dai discendenti della dinastia di principi e principesse che hanno rivestito le cariche più onorate della storia romana. 

Cortile d'ingresso
Sala Aldobrandini

Si accede attraverso un vastissimo ambiente progettato come pubblico, per accogliere coloro che chiedevano udienza al principe. Proprio sull'aggettivo "pubblico" si sofferma l'audioguida: la cultura e la storia contenuti in questi spazi devono essere condivisi, offrendo a tutti la possibilità di goderne. Alle pareti sono appesi quadri di paesaggi e ritratti di personalità influenti, mentre le decorazioni e gli arredi attirano l'attenzione, risultando in contrasto con i semplici pavimenti in cotto, scelti perchè, sebbene umili, risultavano molto resistenti.

Sala dei velluti - via www.doriapamphilj.it

La sala da ballo mi ha lasciata senza parole; per modo di dire, perché in realtà ho ripetuto allo sfinimento quanto tutto fosse perfetto e quanto azzeccata fosse la scelta dei colori e quanto adorassi la trama delle decorazioni! Lo spazio come si presenta oggi fu realizzato per il debutto in società di una principessa membro della famiglia e vi si trova un piccolo spazio dedicato all'orchestra con i lampadari a muro originali dell'epoca; durante il restauro fu posta particolare attenzione all'impianto elettrico storico che fu in parte donato ad un altro museo.

Sala da ballo - via www.doriapamphilj.it

Dopo la sala da ballo si può entrare nella cappella, ricca di reliquie a cui la famiglia è sempre stata molto affezionata. L'intimità e il silenzio necessari al culto sono incorniciati da affreschi e arredi opulenti, che servivano ad illuminare e creare la sensazione di uno spazio rivolto al divino.

Cappella - via www.doriapamphilj.it

La galleria è il risultato della passione per il collezionismo di opere firmate dagli artisti italiani più influenti, quali Tiziano, Annibale Carracci, Caravaggio, ma non mancano capolavori provenienti dall'estero, dalla Spagna di Velazquez ai Paesi Bassi. Le opere sono esposte in stanze riccamente adornate, modificate nei secoli per adattarsi al crescente potere della famiglia. 

Informazioni pratiche

Il palazzo si trova in una posizione centrale e vicina ai luoghi turistici di maggiore interesse; l'ingresso è situato in Via del Corso 305.
Attenzione: l'esterno non rende giustizia ai suoi magnifici interni! Superato il primo impatto, che potrebbe lasciare scettici, si può acquistare il biglietto intero per 12,00 euro e ridotto per 8,00 euro; il prezzo potrebbe sembrare elevato, ma penso valga la visita in ogni suo centesimo :)

Sala degli specchi
Galleria
Sala degli specchi


2 commenti:

  1. La Galleria di palazzo Doria Pamphili purtroppo non è una delle più gettonate, ed invece vale proprio la visita, per la quadreria ma anche per il magnifico palazzo, sede anche di bei concerti. Da vedere e rivedere.

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    1. Sono d'accordo! L'ho scoperta quest'anno ma ci tornerò di sicuro!

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