mercoledì 16 dicembre 2015

Il Festival dell'Oriente

Finalmente ci sono stata anche io, dopo averne tanto sentito parlare! 
Il Festival dell'Oriente è uno dei maggiori eventi dedicati alle culture orientali, dove potrete venire a contatto con religioni, tradizioni popolari, balli, cerimonie e oggetti di quei paesi lontani raccontati nelle Mille e Una Notte... Troverete mercatini, esposizioni, workshop, ristoranti e palchi per spettacoli che si succederanno ininterrottamente fino a notte; il tutto avvolto in un intenso profumo di spezie e incenso.



Devo dire che sono arrivata carica di aspettative e, come ho già sperimentato diverse volte, non va bene! Merita di passarci la giornata, certo, ma io mi aspettavo una maggiore organizzazione; nei quattro padiglioni dedicati al festival non c'era una suddivisione per aree geografiche, il che rendeva il tutto dispersivo ed era un pochino complicato orientarsi. L'aspetto che ho gradito di meno però è stata la presenza di stand che pubblicizzavano e vendevano i più svariati prodotti completamente fuori tema, come smalti per nail art, cannoli siciliani e chi più ne ha più ne metta.
Non voglio trasmettere il messaggio che non mi sia piaciuto, anzi probabilmente tornerò se ne avrò l'occasione, ma per un evento così pubblicizzato (si trovavano volantini anche a centinaia di chilometri di distanza da Padova!) mi immaginavo un'altra cosa... Avrebbero potuto selezionare gli stand, ma anche allestire qualche esposizione per spiegare la cultura del singolo luogo, dedicando un adeguato spazio ad ogni paese e non solamente a ciò che va di moda. Si, perché qualora si parlasse di Giappone tutto risultava perfetto, con mostre di oggetti antichi, abiti tradizionali, armi e bonsai, ma per quanto riguarda gli altri paesi era già bene se ci fosse lo stand di un ristorante! A parte questo, mi sono divertita e ve lo consiglio, poi mi direte se siete d'accordo con me o magari se hanno migliorato!



Nel primo padiglione visitato abbiamo incontrato diverse donne che si occupavano dei mehndi, ossia i famosi tatuaggi all'henne; una di noi se ne è innamorata, così ecco la prima foto! I mehndi vengono utilizzati in India e nell'Africa del nord, come auspicio di serenità ma anche strumento di seduzione; attualmente le donne si decorano il corpo soprattutto nelle grandi occasioni, come ai matrimoni. Il colore tradizionale è il rosso, ma esistono anche impasti colorati e tendenti al nero. La colorazione dura da due settimane a venti giorni e, una volta applicata, si deve attendere almeno una mezz'ora affinché si asciughi; a quel punto inizierà a staccarsi lo strato colorato in rilievo, lasciando solo l'impronta. Un momento molto emozionante, che ricorda quando da piccoli ci si riempiva le dita di vinavil per la soddisfazione di toglierla una volta seccata!
Il costo per un tatuaggio si aggira intorno ai 15 euro, a seconda del disegno che sceglierete dal catalogo.


Un'altra esperienza che alcuni di noi hanno provato è stata una rilassante seduta per un massaggio cinese (20 euro). Sicuramente noi ci siamo divertiti a fotografare le facce doloranti dei poveri massaggiati, ma anche questi ultimi sono rimasti soddisfatti dal trattamento, anche se un tantino violento :)


Abbiamo provato tutto quello che c'era a disposizione, quindi non potevamo mancare alla dimostrazione sulla preparazione del sushi! Questa attività era gratuita e al termine ognuno si portava via il proprio piattino per mangiare quello che aveva prodotto: un vero affare! 


In ciascun padiglione si trovava un palco per gli spettacoli e a qualsiasi ora si poteva assistere a qualcosa di diverso. Mi sono persa la danza del dragone, ma ho preso parte alla cerimonia del te, ad una danza del ventre molto apprezzata (uomini a bocca aperta e noi donne con gli occhi iniettati di sangue per tanta ingiustizia!), ad un concerto con strumenti tradizionali vietnamiti, una dimostrazione di arti marziali e balli dai costumi coloratissimi.


Uno dei nostri stand preferiti del bazar ospitava un simpatico signore che vendeva orgoglioso delle campane tibetane con poteri terapeutici per lo stress e il mal di testa, in grado anche di far stare in silenzio chi russa... Abbiamo provato tutti a far vibrare la coppa, ma non era così semplice come sembrava!
Il massaggio sonoro sfrutta il suono prodotto dal pestello che, strofinandosi contro la coppa, la fa vibrare. La campana tibetana è composta da una lega di sette metalli (ci teneva proprio a precisarlo!), quanti sono i chakra principali nella filosofia indiana. Questo tipo di musicoterapia era diffuso in Nepal, Tibet e India.



Successivamente ci siamo immersi nella spiritualità orientale grazie al tempio di Buddha Ayutthaya (Anima dell'Albero Sacro), dove si poteva accendere un incenso per ricordare un monaco che si addormentò eternamente trasformandosi in un maestoso albero del Teack nel 1758. Per arrivare all'altare si cammina su un tappeto rosso cosparso di petali di rosa e si superano statue raffiguranti Buddha; forse sarebbe stato il caso di togliersi le scarpe, come ci ha fatto notare la signora dopo di noi!



Verso sera, stanchi per la camminata, ci siamo riposati al salone marocchino, dove abbiamo ordinato te karkadè e fumato un narghilè alla mela (o anice, chissà...), distesi su comodi cuscini; perfetto per permettere ai piedi di riprendersi!



Come detto, il padiglione più ricco era quello dedicato al Giappone. La mostra su bonsai e suiseki era l'aspetto che ho trovato più interessante: era incredibile pensare che alberelli così piccoli potessero avere anche 150 anni! L'esposizione proseguiva con oggetti antichi, che mi hanno incuriosita molto, kimono tradizionali e dimostrazioni di calligrafia su carta di riso, per poi confinare in territorio cinese e lasciare spazio alle statue del famoso esercito di terracotta e a costumi da guerra davvero inquietanti.






INFORMAZIONI PRATICHE

Il biglietto intero costa 12 euro, mentre quello ridotto costa 8 euro, per bambini fino a 10 anni e accompagnatori di disabili; sotto ai 5 anni l'ingresso è gratuito.

Se vi siete persi l'edizione di Padova, non preoccupatevi! Il Festival dell'Oriente è itinerante e il prossimo appuntamento è al Lingotto Fiere di Torino, nei weekend dall'11 al 20 marzo.

Per ulteriori informazioni sul prossimo evento, andate al sito http://festivaldelloriente.net.


14 commenti:

  1. Noi ci siamo stati l'anno scorso ed anche a noi non è che ci era proprio piaciuto, nel senso, anche secondo noi troppe cose "inutili" e poca pubblicità ai Paesi, informazioni su viaggi e sulla cultura vera a propria. E troppo shopping!!!!
    però brave, avete partecipato ai workshop ;)

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    1. Io devo ancora decidere se mi é piaciuto proprio o no! Si i nostri sushi erano buonissimi, anche se non ci credeva nessuno :)

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  2. Che bel post, mi è piaciuto molto, sarà che adoro l'oriente :)))
    Sento i profumi...

    xoxo
    www.bellezzefelici.blogspot.com

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  3. Ma che bella esperienza, io poi sono particolarmente interessata alla cultura orientale.
    baci
    www.theladycracy.it

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    1. Ci sono molte cose interessanti, superati i venditori di cianfrusaglie!

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  4. Bel post sabrina e credo la tua critica opportuna. Il Giappone anche al expo era molto ben organizzato
    Il campanello tibetano per me grazie!!
    Lalu
    Www.ilquadernodilalu.it

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    1. Grazie :) La campana tibetana é stata un'ossessione per tutto il giorno! Ad ogni banchetto ci fermavano a provarla!

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  5. Bel post sabrina e credo la tua critica opportuna. Il Giappone anche al expo era molto ben organizzato
    Il campanello tibetano per me grazie!!
    Lalu
    Www.ilquadernodilalu.it

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  6. BUON INIZIO SETTIMANA!
    BACI
    WWW.THELADYCRACY.IT

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  7. Io son stata ad un edizione di Milano di qualche anno fa. Non c'erano tanti stand fuori tema, ma c'era poco anche di stand specifici. Probabilmente ingrandensosi han cambiato le cose...
    Interessante però la parte dei workshop e degli spettacoli, forse il vero punto forte della manifestazione!

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    1. Quest'anno mi é sembrata abbastanza grande come fiera.. Gli spettacoli meritavano, ma il sushi é stato il pezzo forte :)

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  8. Ci sono stata due volte. La prima mi ha colpito positivamente, la seconda mi ha un pochino delusa. Anno dopo anno gli stand e gli sono sempre gli stessi. Inoltre, essendo stata in Asia, ridurre la cultura orientale a dei padiglioni è impossibile. Sono d'accordo con te sul Giappone, è decisamente lo stand più attrezzato ☺

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  9. Ci sono stata due volte. La prima mi ha colpito positivamente, la seconda mi ha un pochino delusa. Anno dopo anno gli stand e gli sono sempre gli stessi. Inoltre, essendo stata in Asia, ridurre la cultura orientale a dei padiglioni è impossibile. Sono d'accordo con te sul Giappone, è decisamente lo stand più attrezzato ☺

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