domenica 2 agosto 2015

Due laghi, una barca e una buona dose di fatica!

Ciao a tutti! Oggi vi racconto cosa ho fatto lo scorso weekend con Ale e i nostri amici Eleonora e Federico. Dato che il meteo sembra promettere bene, potreste decidere anche voi di passare una notte fuori casa.

Erano i miei primi due giorni di vacanza, dopo la dura sessione estiva e come meta è stato scelto il Trentino: ci sono stata moltissime volte da bambina e non solo, ma questa volta ho scoperto qualcosa di magico che non avevo mai visto prima! Ne parlerò tra poco, ma ora andiamo in ordine e vi presento il Lago di Braies
Ci siamo giunti con un tempo non molto propizio, ma Ale ha cominciato subito ad insistere per fare un giretto con le deliziose barche di legno a noleggio... Ha dovuto impegnarsi un po', sembrando un bambino che chiedeva di andare sulla sua giostra preferita, ma ci siamo convinti tutti appena è arrivato il primo raggio di sole. Aveva ragione lui, ci siamo divertiti molto! Eleonora e Federico avevano fatto un corso di canottaggio in passato, quindi io e Ale abbiamo lottato per stare al loro passo, ma dopo gli istanti iniziali in cui abbiamo fatto qualche elegante piroetta fermi nello stesso punto (a mo' di trottola si!), siamo diventati bravissimi e abbiamo attraversato in lungo e in largo il lago.



Qualche informazione utile. Il Lago di Braies è chiamato anche "la perla delle Dolomiti" ed è parte del patrimonio umanitario dell'Unesco. Ciò è dovuto al colore smeraldo dell'acqua, che riflette boschi e rocce mentre si immergono creando un panorama mozzafiato.
Si può comodamente arrivare in auto fino al lago, dove si trovano parcheggi, un hotel e un chiosco.
Oltre all'attraversata delle acque a bordo delle barchette, si possono intraprendere sentieri di alpinismo e fare il giro del lago percorrendo un sentiero, lungo il quale ci sono diversi punti in cui si può sostare e ammirare il paesaggio o magari fare il bagno (troppo freddo per i miei gusti però!).

Curiosità. Quando abbiamo deciso di visitare questo lago, mi sono imbattuta nel blog http://blog.altapusteria.info/, dove ho potuto leggere la leggenda della nascita del lago. Si racconta che il luogo fosse abitato da selvaggi buoni, ma dall'aspetto aspro e dall'animo duro, che amavano l'oro offerto loro dalle montagne. Un giorno giunsero dei pastori, attirati dalla vegetazione e dal colore dei fiori della valle, e i selvaggi portarono in dono anelli e collane. Scoprendo tale ricchezza, i pastori iniziarono a rubare l'oro e i selvaggi pensarono ad un modo per difendersi. Fecero così sgorgare diverse sorgenti d'acqua e si formò un enorme lago che impedì agli avidi pastori di raggiungere i monti.

Verso sera ci siamo diretti a Brunico, dove avevamo prenotato una camera in una pensione. Il centro storico brulicava di turisti e non in cerca di specialità culinarie tra i banchetti che profumavano vie e strade. Allontanandoci dalla festa, ci siamo diretti verso il cimitero di guerra. Salendo una gradinata al termine del sentiero, si scopre un rigore che non è quello della natura, da questa protetto e avvolto in un religioso silenzio. Sulla parete del monte si arrampicano ordinate croci e targhe a ricordo di soldati morti durante la prima e la seconda guerra mondiale nei molti ospedali sorti nelle vicinanze. I corpi oggi sono stati trasferiti in diversi luoghi, ma il loro ricordo rimane vivo grazie ad un gruppo di donne che si prendono cura delle targhe brillanti e degli omaggi fioriti. La prima zona che si attraversa era dedicata ai soldati austro-ungarici cristiani, ma procedendo si trovano una zona per ebrei e musulmani, dove i soldati venivano fatti riposare secondo le proprie tradizioni.




Il secondo giorno ci siamo recati al Passo Tre Croci, da cui abbiamo raggiunto non senza fatica il Lago di Sorapis, la sorpresa del nostro weekend montuoso. Dal passo si possono intraprendere diversi sentieri e noi abbiamo optato per il numero 215 verso il Rifugio Vandelli. Nonostante ci fosse stato presentato come un percorso semplice, la lunga salita ci ha letteralmente sfiniti: molti tratti si sviluppavano in piano, ma le zone in salita erano accidentate e ripide. La vista dal sentiero era spettacolare, soprattutto nel tratto ferrato (molto breve e adatto a tutti senza strumenti da ferrata) e ad un certo punto si deve attraversare (certo noi abbiamo preferito il termine "guadare", forse un tantino esagerato) un piccolo corso d'acqua limpida. La camminata è stata emozionante e impressionante, dati i diversi punti a strapiombo sulla vallata a molti moltissimi metri d'altezza.




Vi prometto che la vista del lago vi farà dimenticare ogni fatica e paura! Uno spettacolo davvero unico di rocce candide, verde rigoglioso e acque dal colore sgargiante. C'è anche stato chi si è immerso nelle acque gelide, ma noi non ce l'abbiamo fatta; io non ci ho messo nemmeno i piedi!
Subito dopo aver visto il lago, affamati e stanchi, ci siamo diretti al rifugio. Si possono ordinare piatti tradizionali (un pochino cari) e prenotare una camera per la notte.





Grazie Eleonora e Federico di averci portato in un luogo così magico! E grazie anche per averci fatto conoscere Alessandro e Federica (una vera brunicense!).

17 commenti:

  1. adoro ogni foto!! :)
    bacioni
    vale
    http://www.fashionneed09.com/

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  2. diario interessantissimo e bellissime foto!! da conservare per futuri viaggi in zona!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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  3. Sono stata a Baselga in Trentino. .una meraviglia...buone vacanze!
    Lalu
    www.ilquadernodilalu.it

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    1. Grazie, adesso sono in Croazia :) a breve vi racconterò!!

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  4. Il tuo racconto e le tue foto mi hanno fatto venire voglia di partire subito alla scoperta di questi luoghi meravigliosi. In verità fantasticavo su qualche giorno tranquillo sulle sponde di un bel lago già da un po', pensa che coincidenza ;) Sono ancora indecisa sulla meta ma terrò sicuramente in considerazione tutti i tuoi preziosi consigli. Un bacione e buona serata. Giada Mitzilove

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  5. Che belle foto! E che bei posti!!
    Paradossalmente conosco di più i laghi austriaci di quelli italiani! Mi hai fatto venire voglia di partire alla scoperta di questi posti!!

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    1. Beh grazie! Io invece non conosco laghi austriaci :(

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  6. due gioielli delle nostre montagne!! foto bellissime complimenti!

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