mercoledì 26 novembre 2014

Stoccolma: eat and drink

Premetto che Stoccolma è una città abbastanza costosa, soprattutto per quanto riguarda i locali. I primi piatti nei ristoranti centrali, ad esempio, arrivavano ai 20 euro, mentre consumare alcolici è proibitivo dati i prezzi, molto alti a causa delle tasse imposte. Inoltre nel periodo del mio soggiorno i locali centrali chiudevano molto presto e anche i bar finivano il servizio verso le 9 e mezza della sera.

Parto dal mio locale preferito: Fickorna Helin & Voltaire. Si tratta di un ristorantino con un’unica sala e poco posto a sedere all’interno, ma con una grande terrazza all’aperto, che veniva utilizzata dai più temerari o dai locali, visti il freddo e il vento gelido del periodo. Il menù comprende panini (il mio preferito era Tonfiskrora, ossia un sandwich con tonno, una salsa e delle erbe), abbastanza economici per gli standard della città, acqua e pane liberi, ma soprattutto degli ottimi dolci fatti in casa dalle proprietarie. Consiglio a riguardo la torta con i lamponi! 
La sala era adorabile, con luce soffusa, un caminetto con coperte e libri e due diversi tipi di arredamento. Quello che ho preferito comprende i tavoli di ferro battuto e marmo delle foto, decorati con bottiglie di vetro e fiori freschi.




Il secondo posto nella nostra classifica è Stockholms Gastabud, un altro piccolo ristorante, nel cuore di Gamla Stan, la città medievale. Vi si possono mangiare ottimi piatti locali a prezzi contenuti e si può godere di un’atmosfera calda e accogliente. Noi abbiamo preso le tipiche polpette e un piatto di sardine fritte, con contorno di purè e ribes, che vengono spesso accompagnati ai piatti più disparati. 



Un altro locale che suggerisco e che mi ha molto colpita nella sua unicità è il Secondhand&Coffee: è un piccolo negozio dove si può fare colazione o bere qualcosa di caldo mentre si acquistano capi o oggetti d’epoca. Per un amante del vintage è una tappa obbligatoria!



Attrazione turistica tra le più note, ma anche luogo di ritrovo per i residenti, è Ostermalm Saluhall, un mercato alimentare coperto. Qui si possono trovare specialità locali (dal pesce, alla cioccolata con la frutta, passando per diversi tipi di pane, formaggi e dolci), da mangiare ad uno dei tavoli o da portare altrove. 



La cucina svedese si basa su antiche tradizioni e l’ubicazione del paese ha fatto in modo che si potessero usare sia i frutti del mare (aringa, tonno e salmone principalmente) che quelli della terra (maiale, alce, renna…). Il tutto spesso servito con ribes, salsa di mirtilli o patate, nelle loro diverse forme. 


  • Ärtsoppa med fläsk (zuppa di piselli e pancetta) è una ricetta che risale al Medioevo e tradizionalmente veniva servita solo al giovedì;
  • Köttbullar (polpette di carne);
  • Brännvin (acquavite di cereali o patate);
  • Kåldolmar (involtini di cavolo);
  • Knackebrod (pane secco, che viene consumato a pranzo e cena, derivante da un periodo in cui la scarsità idrica costringeva a macinare cereali solo in determinati mesi dell’anno);
  • Raggmunk (crepe di patate fritta nel burro).




La Wienerbröd (pasticceria danese).

E ora si deve parlare di Fika, momento della giornata considerato sacro. Si può paragonare al thè delle cinque per gli inglesi e se si è chiamati a parteciparvi sarebbe considerato immorale non sottrarsi agli impegni della giornata e non andarci! La bevanda adatta è il caffè, ma si può essere indulgenti anche con chi prende del thè o della cioccolata calda, basta che il tutto sia accompagnato dai dolci di cui sopra. Attenzione: secondo la tradizione del XIX secolo, chi organizza un Fika dovrebbe offrire agli ospiti ben sette tipi di dolci, panini o altri snack!

  • Kanelbulle (rollini di cannella);
  • Chokladbollar (palline di cioccolato);
  • Kladdkaka (torta al cioccolato);
  • Morotskaka (torta alla carota);
  • Semla (una sorta di bignè alla panna e pasta di mandorle; da mangiare appoggiato su un piatto riempito di latte caldo). Quest’ultimo dolce si può mangiare nel periodo di febbraio-marzo: c’è addirittura un giorno dedicato ad esso, festeggiato l’8 marzo.




2 commenti:

  1. Stoccolma non è quindi adatta per fare del sano e turgido macello.

    Grazie delle info

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