mercoledì 6 luglio 2016

Un tuffo nel passato con "Portobuffolè XIII secolo"

Ciao! Oggi vi parlo di un evento che purtroppo è già passato, ma vi consiglio di non perdervi la prossima edizione: "Portobuffolè XIII secolo" è il titolo della rievocazione storica medievale che sabato 2 luglio ha animato le viuzze e le piazze dell'antica città fortificata in provincia di Treviso.

L'evento è stato organizzato dall'associazione Gruppo Gaia da Camino, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Portobuffolè. 
Ogni due anni gli abitanti si tolgono i jeans e indossano casacche di iuta o sontuosi abiti nobiliari, facendo rivivere gli antichi fasti della città murata dalle sette torri, che un tempo era un importante scalo commerciale da Venezia alle Alpi. Le piazze si animano di sbandieratori, giocolieri e mangiafuoco, mentre cavalieri in armatura si sfidano a duello dietro l'angolo.




La Casa di Gaia

In una delle due strade principali del centro storico si trova quella che si pensa essere stata la dimora di Gaia da Camino, moglie del podestà di Treviso Tolberto da Camino, che scelse come residenza ufficiale Portobuffolè nel 1307.  
La tipologia è riconducibile alla casa-torre medievale a quattro livelli, con un portico antistante ospitante degli affreschi rinascimentali e una copertura lignea decorata.
La casa ospita attualmente agli ultimi piani il Museo del ciclismo “Alto Livenza”, inaugurato nel 1995, ma ciò che mi ha colpita maggiormente sono stati gli affreschi, la scala di legno e le bifore sfalsate da cui sbirciare i tetti delle case vicine. Tra gli affreschi quello che ho preferito costituisce una rappresentazione antica di Portobuffolè, utile per comprendere la morfologia della città fortificata.






Scriptura Dantis

All'ingresso della casa di Gaia da Camino ho trovato un gentilissimo ragazzo dell'ufficio turistico del comune di Portobuffolè, che mi ha indirizzata alla sala dove erano stati preparati calamai e pennini d'oca, che potevano essere utilizzati da tutti i visitatori per scrivere un verso del canto XVI della Divina Commedia in cui viene citata la dama.
Io ci ho provato, ma ho un modo molto "personale" di impugnare la penna, quindi il mio verso non è venuto proprio come speravo! Però ho avuto l'onore di avere a fianco la stessa Gaia che trascriveva il verso in cui compariva il suo nome :)
Lo stesso progetto aveva già portato alla trascrizione dell'intera opera teatrale "Romeo e Giulietta".




La compagnia dei Grifoni Rantolanti

Lo spettacolo preferito di Ale è stata la dimostrazione del gruppo dei Grifoni Rantolanti, una scuola di combattimento medievale che ha mostrato le diverse tecniche tratte dall'opera dell'XV secolo "Flos Dueallatorum" di Fiore dei Liberi. I duelli non erano coreografati, ma frutto dell'improvvisazione degli studenti di scherma antica, il che ci ha fatto ulteriormente apprezzare l'esibizione.
Ale ne è rimasto tanto colpito da pensare seriamente di iscriversi alla scuola! Le lezioni sono tenute a Pordenone durante il venerdì sera da ottobre, se volete farci un pensierino.





Processo in piazza

Proprio come era usanza nel Medioevo, improvvisamente ho visto un uomo mentre veniva accompagnato poco gentilmente nella piazza principale di Portobuffolè, che un tempo era circondata dagli edifici pubblici ed era il luogo dove si svolgevano i processi. Una compagnia teatrale stava infatti dimostrando come veniva punito nel XIII secolo un ladro che aveva rubato del formaggio ad un venditore e gli aveva pure importunato la moglie! L'uomo fu condannato sulla base delle sole parole del commerciante e della sua compagna (imparziale direi, ma due testimoni erano sufficienti!): venne costretto a mangiare dei topi e si decise che anche un po' di galera non gli avrebbe fatto male, il tutto dopo aver indossato un infamante berretto verde che mostrava a tutti la natura del furfante. 
Purtroppo le foto sono troppo scure e non si capisce niente, ma vi assicuro che la scenetta è stata piacevole :)

Rimanendo in tema, nella casa di Gaia da Camino si trova una curiosa lapide che recita "denontie secrete contro la bestemmia": essa era posta un tempo presso Porta Friuli sopra alla Bocca della Verità, che aveva il compito di ingoiare le denunce anonime contro i bestemmiatori. Una pena frequente per i colpevoli che non potevano permettersi di pagare la multa era la corbellatura, la quale consisteva nell'essere legati all'interno di una gabbia, denominata corbello, e venire immersi per tre volte nelle acque del Livenza così che tutti potessero venire a conoscenza del peccato commesso.



Giocare come una volta

L'ultima delle nostre esperienze è stata in piazza Beccaro, dove erano stati allestiti dei giochi che riprendevano i divertimenti del popolo medievale. 
Colpiti dalla presenza di una catapulta, ci siamo fiondati a vedere cosa stesse succedendo e abbiamo capito che l'arnese serviva a colpire l'avversario con delle bombe d'acqua: non vi dico l'entusiasmo dei piccoli abitanti di Portobuffolè che cercavano di colpire padri e amici, fino a quando il tutto è degenerato (e ci voleva) in una guerra di palloncini!
Anche il tiro alla fune è stato un successo e Ale si è addirittura arruolato tra le fila della squadra vincente!



Io adoro le rievocazioni storiche! E voi? Ne avete qualcuna da suggerirmi in zona?


6 commenti:

  1. Io impazzisco per eventi di rievocazione storica. Questo poi è un periodo che si presta bene a manifestazioni all aria axta
    Bacio
    Lalu

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  2. Anche io voglio scrivere con quel pennino!!!

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  3. bellissima la casa di gaia, e che bello provare a scrivere con il pennino! molto romantico ;-)
    http://www.audreyinwonderland.it/

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